Domanda
Per i progetti di cui all'Ord.105/2020, redatti secondo l'allegato C della medesima ordinanza, qualora, a seguito d'istruttoria degli enti interessati al rilascio di parere/autorizzazione, siano presenti prescrizioni vincolanti di lavorazioni non indispensabili ed in alcuni casi, non connessi al danno sismico o agli interventi strutturali come devono essere gestiti i maggior costi derivanti da dette prescrizioni?
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Risposta
Il contributo per gli interventi ricompresi nel decreto commissariale 395/2020 è relativo alla riparazione/ripristino dei danni connessi al sisma 2016, sono, quindi, escluse eventuali opere non riconducibili a tali fattispecie così come previsto dall'allegato C dell'Ord.105/2020 punto 2 nello specifico il paragrafo "- le opere di restauro degli elementi pittorici, limitatamente alle parti interferenti con la riparazione del danno e di restauro degli apparati decorativi degli affreschi, degli stucchi, dei mosaici, e di ogni altro bene “solidale” alla struttura come cori lignei, altari, organi, cibori, celi lignei, ecc." ed il punto 3 che cita:
"3. Non sono ammesse a contributo, a titolo esemplificativo:
- le opere di restauro pittorico se non collegati con la riparazione del danno e gli apparati decorativi che non facciano parte integrante della struttura;
- le opere di riorganizzazione funzionale, nel caso di modifica dell’uso pubblico, se non conseguenti all’intervento necessario di ripristino con miglioramento sismico;
- le opere di sistemazione esterne se non strettamente connesse con interventi per il miglioramento sismico;"
Per i maggiori costi non ammissibili è facoltà del soggetto attuatore trovare copertura finanziaria in altre sedi al di fuori della contabilità del Commissario Straordinario Sisma 2016 (ex: 8x1000, Premio Assicurativo, donazioni ecc. ecc.).
Nel caso di maggiori costi ammissibili risultanti dall’approvazione del progetto, che non trovino copertura nel budget assegnato per singolo intervento, potranno essere finanziati attingendo alle economie relative ad altri interventi, dai ribassi d’asta di cui all’art. 3, comma 2 dell'ord.105/2020, ovvero con riduzione degli importi o del numero di interventi finanziati per ciascun soggetto attuatore e a seguito di documentata istanza del medesimo ai sensi del comma 1 art.5 della citata ordinanza, il soggetto attuatore può richiedere la variazione degli importi stessi.
Si precisa che per gli interventi già ricompresi nell'allegato 1 del decreto commissariale 395/2020 eventuali maggiori costi o variazioni dovranno essere comunicate alla Struttura Commissariale tramite PEC alla casella comm.ricostruzionesisma2016@pec.governo.it ai sensi dei commi 1 e 3 dell'art.5 dell'ord.105/2020.
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ID Articolo: 351
Categoria: EDIFICI DI CULTO E BENI CULTURALI
Data inserimento: 27-09-2021 11:33:11
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